Eccoci a nuove anticipazioni spagnole di “Una Vita” (Acacias 38). Nel video che postiamo sotto all’articolo vediamo Don Ramòn Palacios parlare al figlio Antonito e alla nuora Lolita della morte dell’amatissima moglie Trini e della migliore amica di lei, Celia. E’ presente anche Carmen, colei che diventerà la seconda moglie dell’uomo.
Ramòn, profondamente commosso, dice che la scomparsa delle due donne gli provoca un dolore così grande da non poter proseguire. E’ stato in carcere dieci anni per aver ucciso Celia, ma Antonito gli ricorda che ha già scontato la sua condanna e può voltare pagina.
E’ per questo, per loro, che Palacios intende rivivere un passato tanto doloroso: comincia a raccontare che tutto iniziò quando Celia perse il figlio che stava aspettando. La moglie di Felipe soffriva molto.
Interviene Lolita, dicendo di ricordarselo: era stato terribile per lei. La situazione si complicò quando Trini diede alla loro bambina, la piccola Milagros, prosegue Ramòn. La donna morì pochi giorni dopo. Celia si occupò della cura della neonata. Davanti a tutti, si occupava assai amorevolmente di lei e nessuno di loro si è reso conto di quanto ne fosse ossessionata.
Antonito conferma, infatti in varie occasioni ne aveva discusso sia con lui che con Lolita. Ramòn prosegue dicendo che Celia stava iniziando a perdere il senno. Finché un giorno impazzì completamente.
Nel filmato la vediamo con in braccio la bambina, dirle che sarebbero andate “a casa” (ma Milagros era già a casa sua!) e che non aveva intenzione di permettere che nessuno la separasse da lei. Nessuno.
Era arrivato Ramòn, che avendo ascoltato la conversazione di Celia, le aveva chiesto dove sarebbe andata Milagros. La donna gli aveva risposto che la bambina aveva bisogno di lei e aveva cercato di portarla via con sé; il padre della piccola le aveva chiesto di fermarsi e Celia era tornata indietro, sempre con Milagros in braccio. Improvvisamente si vede che in mano aveva un coltellaccio.
Sul punto di piangere, aveva accusato Ramòn di volerle portar via la sua bambina. L’uomo le aveva spiegato che, dopo la morte di Trini, avrebbero fatto un viaggio, ma che sarebbero tornati. Celia aveva insistito nel dire che non gli avrebbe permesso di potar via la piccola. Ramòn l’aveva bloccata di nuovo e Milagros aveva iniziato a piangere.
In seguito, Celia aveva cominciato a minacciare Ramòn con il coltello. Aveva rimesso Milagros nella culla e lui, gridando, le aveva chiesto di non avvicinarsi. L’aveva spinta via e i due avevano avuto una colluttazione.
Ad un certo punto Celia, avventandosi contro di lui per pugnalarlo, era caduta dalla finestra ancora con il coltello in mano. Poco distante sua cugina Lucìa stava avendo una concitata discussione con il suo amato Padre Telmo. Aveva cercato di soccorrerla, ma per lei non c’era più niente da fare.
Ramòn, ancora commosso, spiega che il suo unico delitto era stato impedire che Celia gli portasse via la sua bambina. Antonito gli chiede allora perché non avesse detto nulla durante il processo, in modo da poter essere liberato. Ma Ramòn afferma che si porterà con sè il motivo nella tomba.
Antonito replica che gli sta nascondendo qualcos’altro, ma il padre risponde di aver dato tutte le spiegazioni che doveva e di non chiedergli più nulla. La scena finisce con lui che esce dal locale del figlio e della nuora.