Cosa sappiamo della vita privata di Stefania Rotolo?
Lei è stata una delle showgirl più brave ed apprezzate della storia televisiva italiana, purtroppo scomparsa prematuramente.
Dotata di grande talento e di una verve incredibile, la Rotolo ha profondamente segnato la tv degli anni ’60 e ’70.
Ecco qualche informazione sul suo conto.
Chi era Stefania Rotolo: una carriera breve ed intensa
Nonostante sia morta a soli 30 anni, Stefania Rotolo è riuscita ugualmente a segnare una pagina memorabile dello spettacolo nostrano.
Ballerina tecnicamente molto dotata, conduttrice e cantante, insomma showgirl a tutto tondo come è praticamente impossibile trovarne oggi, la Rotolo nacque il 23 Febbraio del 1951 a Roma.
Sua madre, Martha Matoussek, era una ballerina austriaca dalla quale, evidentemente, la figlia ha ereditato la medesima passione.
La carriera di Stefania iniziò nel 1964, quando entrò a far parte, insieme a Renato Zero e Loredana Bertè, del gruppo dei Collettoni di Rita Pavone.
Ogni trasmissione a cui la ragazza partecipò fu un successo: Piccolo Slam, programma dedicato alla disco music che condusse nel 1977, Non stop e Tilt, insieme a Gianfranco D’Angelo.
All’interno di questa trasmissione, la Rotolo cantava Maramao e Cocktail d’amore (scritta da Cristiano Malgioglio), brani che piacquero molto al pubblico.
Nel 1978, Stefania pubblicò Uragano Slam suo primo ed unico album musicale.
Colpita da un cancro all’utero, la showgirl si spense il 31 Luglio del 1981.
E’ sepolta in un cimitero romano.
Renato Zero, suo carissimo amico, le ha dedicato la canzone Ciao Stefania.
Vita privata, marito e figli
Il 26 Luglio 1972, l’artista divenne mamma della piccola Federica Rotolo, che oggi canta con lo pseudonimo di Jasmine.
La bambina era il frutto della relazione con il sassofonista Tyrone Harris, conosciuto durante un viaggio di lavoro in Messico.
Per motivi non noti ai più, l’uomo non volle riconoscere la figlia.
Dopo la fine del legame con il musicista, Stefania Rotolo tornò in Italia.
In seguito la cantante e ballerina si legò all’autore televisivo e giornalista Marcello Mancini.