Volete saperne di più sulla vita privata dell’attrice Luana Pantaleo?
Lei è una nota ed apprezzata interprete cinematografica, televisiva e teatrale, nonché sorella maggiore di un altro famoso attore partenopeo, Adriano Pantaleo, protagonista di fiction, film e piece di successo (anche della recentissima Sabato, Domenica e Lunedì).
Ecco le informazioni che stavate cercando.
Chi è Luana Pantaleo: biografia, carriera e Instagram
Luana Pantaleo è nata ad Agropoli (Salerno) il 10 gennaio del 1982 (Capricorno).
Da sempre le sue più grandi passioni sono la danza ed il teatro e quest’ultimo è diventato anche la sua professione.
Da diversi anni Luana lavora nella compagnia di Vincenzo Salemme.
Il grande pubblico tuttavia, la ricorda soprattutto per essere stata una delle protagoniste della longeva soap opera italiana Un posto al sole, dove la giovane attrice campana ha ricoperto il ruolo di Stefy dal 1996 al 2005.
Un’esperienza lunga ed importante, che l’ha forgiata come artista e come donna, regalandole una grande popolarità.
La Pantaleo ha lavorato anche nella fiction L’avvocato delle donne, ma la sua attività principale, ad oggi, resta quella teatrale.
Sul suo profilo instagram, l’attrice ama postare spesso immagini che la ritraggono in famiglia e sul lavoro.
Vita privata, marito, figli e curiosità
Per quanto riguarda la vita privata e sentimentale, Luana Pantaleo ha sposato nel 2014 Antonio Guerrieri, anche lui attore teatrale.
A dimostrazione di quanto siano a tutt’oggi ottimi i rapporti con gli ex colleghi di Un posto al sole, al matrimonio erano presenti come invitati molti di loro.
Come si può vedere anche dalle immagini presenti su Instagram, la coppia ha due bambine, Mia ed Eva.
Ed ecco infine qualche curiosità:
- esile e carina, Luana è alta circa 1,60 centimetri
- ha occhi azzurri e capelli castano chiaro
- sul suo profilo Instagram, oltre che attrice, mamma e moglie, si definisce anche amante della natura
- questo è il profilo facebook dell’attrice, anch’esso, come quello Instagram, frequentemente aggiornato.
