Domenica 1° marzo ci sarà la seconda puntata de “La Vita Promessa 2”. Domenica scorsa abbiamo visto morire uno dei personaggi positivi della prima stagione, Mr. Amedeo Ferri (Thomas Trabacchi), da sempre innamorato di Carmela e sempre pronto ad accorrere in aiuto suo e dei suoi figli. L’uomo, sul letto di morte, riesce a far promettere alla donna che l’avrebbe sposato e le dona l’anello di fidanzamento, anche se entrambi sanno bene che non potranno sposarsi.
Ora Carmela è di nuovo sola con i suoi ragazzi. Alfredo (Vittorio Magazzù, che abbiamo visto interpretare Leonardo, il figlio di Rosy Abate) è diventato un brillante economista (anche grazie agli insegnamenti di Mr. Ferri), ma la crisi del ’29 l’ha colpito duramente. Anche per questo talvolta non si sente degno della fidanzata americana Sharon (che tra l’altro non piace a mamma Carmela). Le cose potrebbero cambiare grazie ad un’importante proposta che gli arriverà nientemeno che dal sindaco di New York.
Intanto nella prima puntata abbiamo visto che che Vincenzo Spanò (Francesco Arca) inaspettatamente sopravvissuto al ferimento dal parte di Antonio (uno dei figli di Carmela) ed evaso dal carcere con un pericoloso stratagemma, si presenta a lei mentre la donna è al cimitero davanti alla tomba di Mr. Ferri. Venuto a conoscenza della scomparsa di Rocco (Emilio Fallarino), altro figlio della Carrizzo, “offre” alla donna il proprio “aiuto” per trovare il ragazzo, ma ovviamente lei rifiuta. Ricordiamo che Rocco è ritardato proprio a causa di Spanò, il quale in Sicilia l’aveva fatto pestare a sangue con la falsa accusa di aver rubato una pecora e poi l’aveva umiliato facendogli mettere al collo un cartello con scritto “Sono un ladro”, costringendolo a mostrarsi in chiesa durante una festività alla presenza della famiglia. Poi il giovane aveva tentato il suicidio per la vergogna.
Per vendicarsi il padre, Tore, si era recato a casa di Spanò per affrontarlo; ma questi l’aveva ucciso a tradimento con un colpo alla schiena. Il tutto perché l’uomo aveva cercato di spingere i contadini a ribellarsi e soprattutto perché Carmela era fuggita alle sue violenze. Ora la donna si trova a continuare a fare i conti con lui negli Stati Uniti. Intanto si occupa della piccola Sarah come una madre, in attesa di avere notizie dei genitori della bambina ebrea rimasti in Italia.