Chi era Giovanni Falcone nella vita privata e quanto ne sappiamo in proposito?
Sono trascorsi esattamente 30 anni dalla Strage di Capaci, in cui il magistrato perse la vita insieme alla moglie e tre ragazzi della scorta, ma sembra ieri.
Quel terribile evento ha segnato profondamente e per sempre la storia del nostro Paese, portando via uno dei nostri uomini migliori, sempre coraggiosamente in prima linea contro Cosa Nostra.
Però i grandi, si sa, non se ne vanno mai davvero e la morte finisce solo per amplificarne l’esempio ed il messaggio.
Le idee di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, il collega ed amico fraterno che ne condivise la sorte solo due mesi dopo, continuano a “camminare sulle nostre gambe”.
La figura di Falcone, importantissima sotto molti punti di vista, non si presta, per evidenti ragioni, ad essere pienamente descritta ed approfondita in un post sul web, ma ecco almeno le informazioni essenziali della sua biografia.
Chi era Giovanni Falcone: cenni biografici e carriera
Giovanni Salvatore Augusto Falcone nacque a Palermo il 18 Maggio del 1939 (Toro).
Cresciuto nel quartiere della Kalsa, conobbe da bambino Paolo Borsellino, con il quale strinse un’amicizia che sarebbe durata per tutta la vita.
Laureatosi in Giurisprudenza a soli 22 anni, il giovane Falcone divenne pretore a Lentini nel 1964 e poi, per 12 anni, fu procuratore a Trapani.
L’assassinio del giudice Cesare Terranova da parte della mafia, nel 1979, lo riportò definitivamente nel capoluogo siciliano.
Rocco Chinnici infatti, (anche lui sarebbe stato ucciso nel 1983) gli propose di entrare nell’Ufficio Istruzione della sezione penale e lui accettò l’incarico.
Falcone si occupò di vari processi a noti esponenti della criminalità organizzata isolana, come Rosario Spatola e Franco Mafara, lavorando quasi sempre fianco a fianco con Borsellino.
Nel 1983, con il compito specifico di coordinare tutte le indagini sui reati di Cosa Nostra, venne creato il pool antimafia, che raccolse le confessioni del pentito Tommaso Buscetta, che portarono a centinaia di ordini di cattura.
Quando il maxiprocesso di Palermo si concluse, nel 1987, le condanne furono 360.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, dalla magistratura e da alcuni ambienti politici furono sollevate critiche nei confronti di Falcone e Borsellino, sempre più osteggiati da quegli stessi ambienti che, per logica, avrebbero invece dovuto proteggerli e preservarne l’immagine.
Fino al tragico epilogo.
La Strage di Capaci
Nel pomeriggio del 23 Maggio 1992, una bomba nel tratto di autostrada Capaci-Palermo uccise Giovanni Falcone, la moglie, anche lei magistrato, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Il giudice non morì subito ma, trasportato in ospedale, spirò fra le braccia dell’amico di sempre Paolo Borsellino.
L’ordine partì da Totò Riina e ad azionare il comando che provocò l’esplosione fu Giovanni Brusca, ma sulla Strage di Capaci persistono a tutt’oggi molti misteri irrisolti.
Qui trovate il link alla fondazionefalcone.
Vita privata, moglie, figli e curiosità
Giovanni Falcone ha condiviso il proprio tragico destino con la donna che aveva sposato nel 1986, il magistrato Francesca Morvillo.
Si erano conosciuti nel 1979 e subito innamorati.
Entrambi separati, andarono a convivere nel 1983 in attesa del definitivo divorzio dai rispettivi coniugi.
La prima moglie di Giovanni Falcone è stata Rita Bonnici, di cui non sappiamo praticamente quasi nulla se non che, dopo la fine del legame con il giudice palermitano, impalmò il Procuratore della Repubblica Cristoforo Genna.
Falcone non ha avuto figli.
Più volte, durante alcune interviste, l’uomo dichiarò di non essersi mai sentito di diventare padre a causa del pericolo costante a cui la professione lo esponeva.
Ed ecco infine qualche curiosità:
- su Giovanni Falcone sono stati realizzati film e fiction di successo
- quando Falcone nacque, subito dopo il parto, nella stanza entrò una colomba
- il giudice, come è noto, ha due sorelle maggiori, Anna e Maria
- il 21 Giugno del 1989 Falcone sfuggì ad un altro attentato quando era in vacanza all’Addaura, una località di mare siciliana. L’esplosivo piazzato da uomini non identificati non funzionò e il giudice rimase illeso.