Chi era Eugenio Scalfari nella vita privata e quanto ne sappiamo in proposito?
Decano dei giornalisti italiani, oltre che storico, scrittore ed intellettuale di grande spessore, con lui, scomparso all’età di 98 anni, se ne va una delle figure più eminenti del settore.
Specializzato in politica ed economia, Scalfari è stato non solo una firma prestigiosa della carta stampata ma anche uno dei pensatori più importanti del XX secolo.
Conosciamolo meglio.
Chi era Eugenio Scalfari: biografia e carriera
Eugenio Scalfari, di origine calabrese, era nato a Civitavecchia il 6 Aprile del 1924 (Ariete).
I suoi successi professionali sono numerosi, a cominciare dal fatto che fu tra i fondatori del quotidiano La Repubblica e il settimanale L’Espresso.
Interessato principalmente alla politica e all’economia, Scalfari era anche appassionato di filosofia e profondamente laico.
Da ateo convinto, non esitò tuttavia ad intavolare auliche e costruttive discussioni su temi giganteschi come la vita, la morte e la fede con uomini di idee opposte alle sue, come il Cardinale Carlo Maria Martini e il Papa.
Scalfari è stato anche uno scrittore con una trentina di titoli all’attivo, fra i quali ricordiamo almeno Storia della borghesia di Stato, Razza padrona, Denis Diderot e Il sogno di D’Alembert.
Da anni il giornalista si era ritirato a vita privata.
Cause della morte
Eugenio Scalfari si è spento il 14 Luglio del 2022 all’età di 98 anni arrendendosi all’età e ad una malattia di cui soffriva da diverso tempo.
Vita privata, moglie, figli e curiosità
Dal punto di vista privato e sentimentale, Eugenio Scalfari ha avuto una vita piuttosto singolare.
Sposato dal 1950 con Simonetta De Benedetti, madre delle figlie Enrica e Donata, già alla fine degli anni ’70 aveva intrapreso una relazione con Serena Rossetti, segretaria di redazione prima de L’Espresso e poi de La Repubblica.
Quest’ultima è diventata la consorte del giornalista dopo la scomparsa della prima moglie, avvenuta nel 2006.
Infine una curiosità: una delle ultime interviste di Scalfari fu quella a Papa Francesco.
L’articolo venne molto criticato, principalmente perché si disse che l’ex direttore de La Repubblica avesse riportato in maniera non corretta le parole del Pontefice.