La conosciamo da decenni ma quanto sappiamo della vita privata di Catherine Spaak?
Attrice, ballerina, presentatrice, soubrette, insomma artista a 360°, Catherine, che ha alle spalle una lunga carriera, continua a lavorare cimentandosi in più ambiti.
Scopriamo di più di questo personaggio femminile così tanto presente nel panorama artistico del nostro Paese.
Catherine Spaak: chi è, età, Instagram e carriera
Catherine Spaak, la cui famiglia è di origine belga, è una donna francese naturalizzata italiana nata a Boulogne-Billancourt il 3 Aprile 1945 ed ha pertanto compiuto 75 anni.
Il debutto al cinema avvenne quando era giovanissima, a soli 14 anni, mentre in Italia si fece notare per la prima volta in Dolci Inganni, un film di Alberto Lattuada (1960).
In pellicole come La voglia matta, il sorpasso e La noia, interpretò alla perfezione il ruolo della bella adolescente inquieta.
Ad Hollywood non ottenne lo stesso successo, ma in Italia divenne certamente un’icona.
Dopo essersi cimentata anche nei ruoli di cantante e di giornalista, tra gli anni ’80 e ’90 la Spaak è stata conduttrice di programmi televisivi di successo, ovvero Forum e Harem.
Su Instagram la trovate a #catherinespaak.
Vita privata: matrimoni e figli
La vita sentimentale di Catherine Spaak è stata finora piuttosto turbolenta.
L’attrice si è sposata quattro volte.
La prima da giovanissima con Fabrizio Capucci, da cui ha avuto la figlia Sabrina, oggi attrice di teatro.
Le due donne non hanno praticamente alcun tipo di rapporto ormai da molti anni.
Le seconde nozze sono state quelle con Johnny Dorelli, da cui è nato il figlio Gabriele.
Dal 1993 al 2010, Catherine è stata sposata con l’architetto francese Daniel Rey, mentre nel 2013 si è sposata con Vladimiro Tuselli.
Dell’attuale coniuge della Spaak, vista la grande riservatezza, non si sa quasi nulla, a parte che è un ex comandante di navi e che è più giovane della moglie di 18 anni.
A dispetto dei suoi 75 anni, Catherine Spaak continua ad essere un simbolo di bellezza elegante e raffinata, un tratto distintivo che la differenzia dal genere vistoso (e spesso rifatto) tanto in voga oggi.