Grande evento stasera su Canale 5 per i fans di Al Bano e Romina: andrà in onda “E’ la Mia Vita”, il docu-film sull’ “ugola d’oro di Cellino San Marco”. Il titolo è lo stesso della famosa e toccante canzone presentata dall’artista pugliese al Festival di Sanremo del 1996, dove si classificò al 7° posto.
Il documentario è prodotto da EndemolShine Italy. Ripercorre la vita e la carriera di Albano Carrisi: le sue gioie, le sue soddisfazioni e i suoi dolori immensi. Come la scomparsa della figlia maggiore Ylenia e il successivo addio alla moglie dopo tanti anni di “Felicità”.
La coppia convolò a nozze, nel 1970, nonostante l’opposizione della madre di lei, l’attrice Linda Christian, e della famiglia di lui. Si separò nel 1999 e divorziò nel 2012.
Vedremo anche il dietro le quinte di “55 passi nel sole”, lo spettacolo che celebra i 55 anni di attività del cantante. Il titolo è ovviamente ripreso da “Nel sole”, forse la canzone più famosa di Al Bano come solista. Datata 1967, dà il titolo all’album e al “musicarello” con Romina Power, conosciuta proprio in quell’occasione.
Nel lavoro in onda stasera ci sarà “quello che è” Al Bano: un uomo attaccato, oltre alla musica, alla sua famiglia contadina e in particolare alla mamma ultranovantenne Jolanda. Ricordiamo che a lei ha dedicato anche l’autobiografia “Madre mia”.
Al Bano è notoriamente molto credente e molto legato alla sua terra, alle sue radici, che aveva lasciato con la sua famosa “valigia di cartone”.
Se n’era andato per cercare fortuna al Nord, a Milano. Poi è ritornato e oggi si sa che, oltre a cantare, gestisce un’azienda vinicola.
Il docu-film mostrerà anche immagini di questa vita intensa, con aspetti quotidiani e inediti. Non mancheranno nemmeno interviste esclusive a Romina e ai figli. Si parlerà dell’urgente intervento al cuore che il cantante ha dovuto subire nel 2016.
Nel lavoro c’è anche il backstage di uno dei recenti concerti di Al Bano e Romina al Cremlino (molto si è discusso dell’amicizia del cantante italiano con il presidente Vladimir Putin, che l’aveva fatto persino finire sulla lista nera in Ucraina per la questione della Crimea).