Questo video di anticipazioni di “Una Vita” (Acacias 38) mostra una scena molto drammatica: il suicido della domestica Agustina.
La donna crede di avere una grave malattia che la porterà alla morte e, non accettandolo, deciderà di gettarsi dalla finestra della sua stanza.
Nessuno si accorge di nulla in casa Palacios. Tutti stanno festeggiando un bel momento e Antonito, il figlio di Ramòn, chiede un brindisi per la famiglia, per la piccola Milagros (figlia di Ramòn e della povera Trini), per Carmen (seconda moglie di suo padre) e “per la vita”. Con loro c’è anche la moglie del giovane, Lolita.
Mentre Agustina medita di compiere l’estremo gesto, seduti ad un tavolino all’esterno della pensione “Buena Noche” ci sono Liberto, Rosina, Susana e Felipe, che parlano proprio delle condizioni di salute della domestica.
Ma improvvisamente sentono un tonfo e la vedono a terra, con un rivolo di sangue su una guancia, all’altezza della bocca. Prima arrivano gli uomini e Felipe grida che c’è bisogno di un medico. Poi arrivano le donne e tutta a Acacias si accalca attorno al corpo di Agustina. Arrivano anche dei poliziotti che erano nelle vicinanze, ma uno di loro dice di temere che sia troppo tardi. Tutti quanti sono sconvolti: Fabiana si dispera, altri fanno il segno della croce.
Tuttavia c’è qualcuno che rimane alla finestra a guardare: è Genoveva, ormai diventata una ricca dama dopo essersi lasciata alle spalle il suo passato di prostituta. Perché tanta glaciale indifferenza, come si aspettasse quel che è successo? Anzi, la sua sembra proprio soddisfazione!
Ursula, che era lì tra i presenti ad osservare la scena, sale in casa e comunica a Genoveva che “è fatta”. E’ stata lei, su suo ordine, a mettere in testa ad Agustina che aveva poco da vivere, spingendola al suicidio. La giovane si volta, sorride all’anziana governante e torna a guardare dalla finestra.
Ursula riprende a parlare sorridendo: dice a Genoveva che la domestica ha pagato per quello che ha fatto e che la sua vendetta è iniziata. La Salmeròn, continuando a guardare fuori, muove la testa in segno di assenso.