“Zero il folle in tour” ha esordito a Roma al Palazzo dello Sport e proseguirà anche nelle serate del 3, 4, 6, 8 e 9 novembre 2019 con un “tutto esaurito”.
Non avrebbe potuto essere diversamente per un artista poliedrico come Renato Zero, che sta sulla breccia ormai da oltre mezzo secolo.
La spiegazione del titolo del tour la lasciamo allo stesso artista romano: “Folle è chi sogna, chi è libero, chi provoca, chi cambia. Folle è chi non si vergogna mai e osa sempre, per rendere eterna la giovinezza”.
“Zero il folle in tour”, un viaggio tra passato e presente, fino al 26 di gennaio 2020
“Io sono folle dal 30 Settembre del 1950. E da allora non ho mai smesso di esercitare “la professione”. “Grazie anticipatamente a chi mi offrirà ancora stupore e nuovi spunti per il mio diario di bordo”.
Queste le parole altamente significative di Renatone ai suoi sorcini. Lo spettacolo lo terrà impegnato fino al 26 gennaio con molte tapp su e giù per l’Italia.
Si tratta di un viaggio tra passato e presente, ma non di uno show amarcord. Madame e Triangolo non mancheranno in scaletta.
Ma senza di lui in scena. Toccherà infatti ai coristi interpretarle, quasi a voler separare l’oggi dal tempo che è stato.
Renato Zero trionfo per la prima di “Zero il folle in tour”
Come detto, la nuova tournée del cantautore romano s’è inaugurata nella sua città e proseguirà fino al 26 gennaio 2020.
“Zero il folle in tour”, Il concerto a Roma è stato un tutto esaurito, come sono già sold out altre 14 date di questa tournée. nella sua Roma, il cantautore ha trionfato, dando sfogo al suo istrionismo. Lo show è articolato in due parti, quasi 40 canzoni che coprono quasi tutta la carriera di di Renato Zero.
“Qualcuno prima o poi avrebbe dovuto riaccendere il sacro fuoco della follia! Una follia bella. Sana. Contagiosa! In un mondo non più tondo. Ma troppo quadrato ed impostato. Troppo prevedibile e quindi, privo di sorprese e di cambiamenti significativi”, ha dichiarato Zero durante la presentazione dell’album.
Un esordio con i fiocchi per Renato Zero
Un rumoroso conto alla rovescia del pubblico, da dieci a Zero, scandisce i minuti prima dell’inizio dello show, che ha avuto inizio poco dopo le 21 con Il mercante di stelle, accompagnato da un profluvio di archi e dai coristi che si presentano tutti mascherati di bianco, come fossero figure metafisiche di De Chirico.
Renato Zero non ha lesinato parrucche, cappelli stravaganti, travestimenti, abiti eccessivi. Uno show dalle mille sfaccettature col palco che diviene teatro.
La musica e le canzoni di “Zero il folle” la fanno da padrone. Alla fine dello spettacolo intrigante e speciale, sul brano “Zero il folle”, l’uomo Renato e l’artista Zero si guardano allo specchio. Le due personalità fanno la pace.
“Ero titubante all’inizio. Il calendario mi ha detto non hai più 18 anni. Ho riflettuto, ho dato un’occhiata alla muscolatura, mi sono fatto mettere pure uno stent” rivela il cantautore mentre saluta il pubblico”. “Sara’ dura liberarvi di me. Questa follia, tenetela da parte: la calma piatta non ci piace un c****“. “Zero il folle in tour”, la storia di Renato, un grande artista!