Cosa sappiamo della vita privata di Stefano Pioli?
Lui è senza dubbio l’uomo del momento, essendo appena riuscito a riportare lo scudetto in casa Milan dopo oltre un decennio di digiuno.
La gloriosa squadra rossonera si laurea Campione d’Italia dunque e Pioli, giustamente, viene portato in trionfo dai tifosi.
Ecco qualche informazione sul suo conto.
Chi è Stefano Pioli: biografia, carriera e Instagram
Stefano Pioli è nato a Parma il 20 Ottobre del 1965 (Bilancia).
Appassionato di calcio fin da bambino, ha tirato i primi calci in carriera proprio con la squadra della sua città prima di passare, nel 1984, alla Juventus.
In seguito Pioli ha vestito le prestigiose maglie di Verona e Fiorentina e, nel 1995, ha dato l’addio al calcio giocato.
Da quel momento in poi è iniziata la nuova ed entusiasmante avventura di allenatore, che gli sta regalando immense soddisfazioni fra cui quella odierna, ovvero la vittoria dello scudetto, il diciannovesimo, con il Milan.
Questo è il profilo instagram ufficiale dell’allenatore neo campione.
Vita privata, moglie, figli e curiosità
Stefano Pioli è tutt’altro che un protagonista del gossip e tiene la sua vita privata lontano dai riflettori.
Tutto ciò che sappiamo di lui per quanto riguarda la sfera sentimentale è che è sposato da molti anni con Barbara, una donna conosciuta ai tempi della scuola.
La coppia ha due figli ormai adulti, Carlotta e Gianmarco, oltre a due nipotini che entrambi adorano.
Ed ecco infine qualche piccola curiosità di carattere generale:
- l’attrice cinematografica preferita dell’attuale allenatore del Milan è Sandra Bullock
- è appassionato di fumetti
- la canzone che ama di più è La donna cannone, un classico di Francesco De Gregori
- quando Pioli militava nella Fiorentina, fu protagonista di un brutto incidente fortunatamente risoltosi in modo positivo. Durante la sfida contro il Bari infatti, a seguito di un violento scontro con un avversario, Stefano ebbe un arresto cardiocircolatorio. Trasportato d’urgenza in ospedale, si riprese senza riportare conseguenze.
