Intervenendo a Domenica In, Viktorija, figlia del noto ex calciatore ed oggi allenatore Sinisa Mihajlovic, ha parlato di suo padre e della malattia che lo ha recentemente colpito, la leucemia.
Shock iniziale, dolore, paura, ma anche speranza, voglia di ricominciare e tanto, tanto amore, la ragazza li ha messi nero su bianco nel libro Sinisa, mio padre.
Un uomo apparentemente ruvido che però, stando a quanto dichiarato dai suoi familiari, nasconde un cuore tenero come il burro.
Chi è Sinisa Mihajlovic: età e carriera
Sinisa Mihajlovic nasce a Vukovar (Serbia) il 20 Febbraio 1969 ed ha quindi 51 anni compiuti.
Da calciatore, dopo aver vinto la Coppa Campioni edizione 1991 con la Stella Rossa, Mihajlovic approda in Italia, precisamente alla Roma.
Nel nostro Paese Mihajlovic ha vestito le maglie della Sampdoria e dell’Inter, dove ha concluso la carriera, ma viene ricordato soprattutto nella Lazio, squadra con la quale ha vinto ben 7 trofei, compreso lo scudetto del 2000.
La sua specialità?
I micidiali calci di punizione, per i quali è rimasto celebre.
Attualmente Mihajlovic è l’allenatore del Bologna.
Moglie e figli
Dal 1995 Mihajlovic è legato alla bellissima ex showgirl italiana Arianna Rapaccioni.
La coppia si è sposata nel 2005 ed ha avuto ben 5 figli: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dushan e Nicholas.
Tutta la famiglia Mihajlovic è molto attiva sui social e, in particolare, su Instagram.
Da una precedente relazione l’ex calciatore serbo ha avuto anche un altro figlio, nato nel 1993, ma il primo incontro fra i due, a causa dei burrascosi rapporti con la madre del ragazzo, è avvenuto solo nel 2004.
La leucemia
La scorsa estate Sinisa Mihajlovic ha annunciato di essere malato di leucemia.
Da allora l’uomo si sottopone regolarmente alle terapie previste e, a quanto pare, tutto procede per il meglio.
Anche se per ovvi motivi di privacy e rispetto non è possibile sapere di più in merito, vale la pena sottolineare la forza ed il coraggio con cui l’attuale mister del Bologna sta affrontando la situazione, che non gli ha mai impedito di continuare a lavorare e a seguire i suoi ragazzi.