Ashley Aubra Jones ha interpretato il personaggio di Bridget Forrester nella soap opera ”Beautiful”, particolarmente apprezzata in Italia. Nel corso della sua carriera professionale Jones è stata doppiata da un attrice italiana: ”Lilli Manzini’‘. La domanda che però molti italiani si saranno posti in questi anni è la seguente: ”Com’è diventata Bridget Forrester di Beautiful”? Scopriamolo insieme, entrando nei dettagli.
Ashley Aubra Jones, com’è cambiata nel tempo la protagonista di ”Beautiful”? (Foto)
Ashley Aubra Jones, l’attrice di Beautiful, oggi ha 46 anni. Gli appassionati della soap opera di Canale 5, la ricordano ancora oggi con il nome di Bridget Forrester. L’attrice è cresciuta in Texas, a Houston, si è diplomata alla Lamar High School. Ha ottenuto la laurea alla Pepperdine University di Malibù, in California. Dal 2003 al 2009 è stata sposata con lo scrittore Noah Nelson, figlio dell’attore Craig T. Nelson. Attualmente è sposata con Joel Henricks, dal quale nel 2016 ha avuto suo figlio Hayden Joel. (L’articolo continua dopo la foto.)
Nel corso della sua lunga carriera professionale Ashley Aubra Jones, ha lavorato anche per il grande schermo. L’attrice ha recitato nelle seguenti pellicole cinematografiche: ”The King’s Guard”, ” Tydor”, ”Devil’s Prey”, ” Old School”, ”Extreme Dating”, ”Gabe the Cupid Dog”, ”Angel’s Perch”, ”Grave Secrets”, ”The Wedding Ringer – Un testimone in affitto”.
Ashley Aubra Jones: la sua carriera da attrice
Ashley Aubra Jones sul piccolo schermo, (oltre che nella saop Beautiful) ha recitato in altre serie TV di grande successo: ”La signora del West”, ”La ragazza di tutti”, ”Gli uomini della mia vita”, ”Febbre d’amore”, ”Squadra Med – Il coraggio delle donne”, ”V.I.P.”, ”The District”, ”Senza traccia”, ”Crossing Jordan”, ”CSI: NY”, ”True Blood”, ”The Mentalist”, ”Trust Me”, ”FlashForward”, ”CSI: Scena del crimine”, ”Dr. House – Medical Division”, ”Private Practice”, ”Bones”, ”La terra dei fuorilegge”.
Per ora è tutto cari lettori, non ci resta che tenervi aggiornati sul mondo ”Vip”.
