L’Isola delle Rose è diventato il titolo di un film del 2020 e il punto è che l’ingegnere Giorgio Rosa nel 1968 veramente costruì la piattaforma artificiale che effettivamente fu poi chiamata “isola delle Rose”. Il punto è che la storia di quella piattaforma, che sembra che si trovasse vicino Rimini e che avesse circa una superficie di 12 km, divenne uno Stato totalmente indipendente, con tanto di moneta propria e di lingua riconosciuta come ufficiale: l’esperanto.
La storia a cui il film si ispira quindi è quella vera e racconta appunto di questo Stato che poi però rimase una sorta di nazione a sé ma per poco tempo, dato che prima fu occupata dalla polizia e poi effettivamente si decise per il fatto di smontare effettivamente la costruzione realizzata da Rosa.
L’Isola delle Rose, storia vera
L’Isola delle Rose, titolo del film del 2020, è tratto da una storia realmente accaduta. Come si diceva infatti l’ingegnere in questione, Rosa, aveva realizzato la piattaforma artificiale ed ecco che la stessa fu proclamata proprio come nazione, come Stato del tutto dotato di una propria indipendenza e poi appunto avente propria moneta. In più pare che ci fosse anche una lingua, l’esperanto, che era stata riconosciuta come ufficiale del territorio. Tuttavia tale piattaforma u poi demolita nel 1969. Si consideri che la stessa era stata costruita dal 1958 al 1968.
L’ingegnere
L’ingegnere Rosa era stato proprio colui che era stato considerato come un punto di riferimento per l’ingegneria, grazie alla costruzione in questione. Lo stesso personaggio noto morì nel 2017 e la moglie, Gabriella Chierici, circa due anni dopo. Come si sa poi la storia di tutta questa piattaforma e della storia in questione sarebbe diventata una vera e propria produzione cinematografica. In effetti non sono poche le persone che sostengono che comunque hanno la curiosità nel vedere il film.