Sara D’Amario è nota al pubblico del piccolo schermo per aver preso parte alla soap opera ”Vivere” andata in onda dal 1999 al 2008 su Canale 5. Durante la sua carriera professionale ha lavorato anche come doppiatrice in: ”Rosie Perez”, ”Judith Godrèche”. La domanda che però molti italiani si saranno posti in questi anni è la seguente: ”Com’è diventata Sara D’Amario di Vivere”? Scopriamolo insieme.
Sara D’Amario, l’attrice di ”Vivere”, oggi ha 50 anni. Si è diploma nel 1993 presso la Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino, diretto da Luca Ronconi. Poco dopo ha conseguito la laurea in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Torino, con una tesi sul Woyzeck di Büchner. Per alcuni mesi ha vissuto a New York, dove ha prese lezioni private dalla coach Susan Batson. (l’articolo continua dopo la foto.)
Sara D’Amario ha lavorato anche per il grande schermo. L’attrice ha recitato nelle seguenti pellicole cinematografiche: ‘‘Jolly Blu”, ”Alex l’ariete”, ”Preferisco il rumore del mare”, ”Assassini dei giorni di festa”, ”Casomai”, ”Tu devi essere il lupo”, ”L’impresario delle Smirne”, ”La ragazza del lago”, ”Solo un padre”, ”Caos calmo”, ”Colpo d’occhio”, ”Il cosmo sul comò”, ”La banda dei Babbi Natale”, ”Il pasticciere”, ”Un’insolita vendemmia”, ”Il ricco, il povero e il maggiordomo”, Come diventare grandi nonostante i genitori”, ”Quello che non sai di me”, ”Il vegetale”.
Sara D’Amario si è resa protagonista anche in teatro, recitando in vari spettacoli: ‘‘Measure for Measure”, ”Calderon, di Pier Paolo Pasolini”, Intrigo e amore, di Friedrich Schiller”, ”Medea, di Franz Grillparzer”, ”Ermengarda, da Adelchi di Alessandro Manzoni”, ”Ruy Blas, di Victor Hugo”, ”Esuli, di James Joyce”, ”Woyzeck, di Georg Büchner”, ”L’uomo che vide, di Piero Ferrero”, ”Il campiello, di Carlo Goldoni”, ”Le affinità elettive, di Johann Wolfgang Goethe”, ”Zio Vanja, di Anton Čechov”, ecc.
L’attrice ha ricevuto anche vari riconoscimenti: ‘‘2014: Premio Sirmione per la Letteratura per Ragazzi per Un Cuore XXL”, ”2018: Moncalierese dell’anno per la cultura, il teatro, il cinema, la tv”, ”2019: Premio Renzo Montagnani”. Per ora è tutto cari amici lettori, non ci resta che tenervi come sempre aggiornati sul mondo ”Vip”.