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Quanto vale la corona di Re Carlo III

E’ iniziata la cerimonia d’incoronazione di Re Carlo III, della Regina Camilla gli occhi del mondo sono puntati su Londra…Ma vi siete mai chiesti quanto valga la corona del sovrano? In questo articolo cercheremo di svelarvelo!

Curiosità sulla corona Re Carlo III e quanto vale

L’ “Imperial State Crown”, così si chiama la corona (o meglio una delle corone!) d’Inghilterra (che come sappiamo è stata anche un potentissimo e molto discusso impero coloniale), pesa quasi 2 kg. E’ costituita da ben 2.868 diamanti, 17 zaffiri, 11 smeraldi e 269 perle. Più i cosiddetti “Rubino del Principe Nero” e “Diamante di Cullinan II”.

Il primo, in realtà, è un altro tipo di pietra preziosa e pesa 170 carati. Si trova davanti alla corona e sopra l’altro diamante.

Appartiene alla famiglia reale britannica dal 1367. Venne regalato all’allora Principe di Galles (titolo che notoriamente è stato di Carlo e ora è di William). Si tratta di Edoardo di Woodstock, detto, due secoli più tardi, proprio “il Principe Nero”.

Non si conosce certezza il motivo di questo soprannome: o una corazza di colore sicuro che Edoardo indossava in battaglia o le crudeltà che commetteva contro i nemici francesi (si era nella Guerra dei Cent’anni, combattuta tra il 1337 e il 1453). Fatto sta che il principe non divenne mai re, anche perché morì prematuramente.

Tornando alla pietra, gli venne donata dall’omonimo castigliano Pietro I, denominato anche “Pietro il Crudele”.

Per quanto riguarda l’altra gemma, detta “Seconda Stella d’Africa”, perché è stato estratta nella colonia sudafricana, è di oltre 317 carati. Fino al 1905 si trovava in una miniera della città di Cullinan, chiamata anch’essa come il “sir” che la possedeva: Thomas Cullian.

Successivamente venne donata a Re Edoardo VII, figlio della Regina Vittoria e del principe consorte Alberto, in occasione del suo 66° genetliaco.

Il diamante si chiama “Cullinan II”, proprio perché c’è anche un “Cullinan I” (ne seguono altri). Questo è collocato sopra lo scettro e, pochi giorni dopo la scomparsa della Regina Elisabetta II, il Sudafrica ne ha chiesto la restituzione. I due diamanti citati, sono tra i più grandi al mondo!

Tornando alla corona, è servita per l’incoronazione di Re Giorgio VI, nonno di Carlo e padre di Elisabetta. Era il 1937. Il diadema è ispirato ad uno della Regina Vittoria e…cadde quando questa fu incoronata, nel 1838!

Resa “più agevole” per Giorgio, la corona fu modificata a sua volta per la figlia.

Modifiche a parte, il gioiello è lo stesso che verrà posto su capo di Carlo oggi! Va da sé che abbia un valore inestimabile!

Si dice tra i 3 e i 5 milioni di sterline, oltre 3-5 milioni di euro!

La “prima corona” che Carlo indosserà

Abbiamo detto che l’ “Imperial State Crown” è solo una delle corone d’Inghilterra…All’inizio dell’incoronazione, Carlo III ne indosserà un’altra! Si tratta di quella di Sant’Edoardo, anch’essa indossata da sua madre.

Pesa quasi 2 kg e mezzo, perciò il sovrano la indosserà solo qualche minuto, per sostuirla con l’altra. E’ in oro massiccio, incastonata da pietre preziose e ha sotto della pelliccia di ermellino.

Si tratta di una corona del 1661, usata per l’incoronazione di Re Carlo II. Precedentemente c’era una corona di epoca mediavale, ma venne fusa nientemeno che dai parlamentare all’epoca della Rivoluzione del 1649, che portò alla decapitazione di Carlo I.

Recentemente è stato stabilito che la corona di Sant’Edoardo, valga oltre 3 milioni e 650 sterline, in euro circa, 4,2 milioni…Buona incoronazione a tutti!

Alessandra

Sono nata il 26/8/'80 a Magenta (MI) e vivo a Meda (MB). Dopo la Maturità Classica, mi sono laureata in Scienze della Formazione, corso di Laurea in Scienze dell'Educazione all'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano (2004) con una tesi dal titolo "Donne e Islam: la questione del velo". Ho pubblicato due racconti: "Dopo la Notte"("Il Filo", 2009), sulle donne musulmane, e "Soltanto una donna" ("Albatros-Il Filo", 2011), su Olympe de Gouges, autrice della "Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina" (1791).

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