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Perché Marcell Jacobs ha litigato con il padre? La verità dopo anni

Perché Marcell Jacobs ha litigato con il padre e vive con il genitore un rapporto difficile?

Se lo sono chiesti in tanti da quando lo sportivo è diventato famoso e lui, più volte intervistato ed incalzato sull’argomento, non si è tirato indietro, fornendo ai tifosi informazioni e dettagli sulla sua complicata situazione familiare.

Ecco cosa sappiamo in proposito.

Marcell Jacobs e le medaglie olimpiche

Marcell Jacobs è uno sportivo che ha raggiunto la fama mondiale in occasione delle ultime olimpiadi, dove è stato uno dei protagonisti più acclamati e ha regalato all’Italia due medaglie d’oro che hanno fatto la storia.

Da allora Marcell, come sempre accade in queste situazioni, è diventato anche un personaggio televisivo, protagonista di vari programmi e di pubblicità.

Ma tutti, anche i campioni, hanno qualche dolore e, per Jacobs, il più grande è rappresentato dall’abbandono del padre quando lui era piccolo.

Oggi il velocista ha 28 anni, una moglie e tre figli, ma quella ferita è tutt’altro che rimarginata, sebbene il rapporto con il genitore sia migliorato proprio negli ultimi tempi.

Perché Marcell Jacobs ha litigato con il padre? Come sono i rapporti fra i due oggi? Ecco cosa sappiamo

Più volte Marcell Jacobs, nel corso delle interviste rilasciate a televisione e giornali, ha parlato del suo difficile rapporto con il padre.

Quest’ultimo, un ex soldato USA si nome Lamont, dopo aver saputo che la sua compagna di allora Viviana, la madre di Marcel, era incinta, non ebbe il coraggio di seguirla in Italia e di formare con lei una famiglia.

Il campione olimpico dunque, è cresciuto con la mamma, che poi ha incontrato un altro uomo ed ha avuto altri tre figli.

Marcel ha ammesso di aver sofferto per l’assenza della figura paterna e in proposito ha dichiarato: Da piccolo facevo fatica a capire la mia situazione familiare perché io avevo solo mia mamma, i miei compagni invece avevano mamma e papà. Allora ho passato una parte della mia vita a vantarmi con tutti perché avevo un papà che girava il mondo come militare, però poi mi sono reso conto che era una bugia che dicevo a me stesso. Sentivo il vuoto della sua assenza, mi pesava che a lui non importasse di me. Allora ho iniziato a costruire un muro”.

Tuttavia poi ha aggiunto: “quando ho iniziato la terapia, ho cercato di riallacciare il rapporto con lui. Ora non ci sentiamo tutti i giorni, ma spesso ci sentiamo, mi fa l’in bocca al lupo per le gare, mi chiede come sto. Ho deciso di invitarlo al matrimonio. Con gli zii io mio sentivo di più loro sono sempre a seguire le mie gare. Abbiamo deciso di invitare tutta la famiglia americana”.

Dunque sembra che la situazione tra padre e figlio sia in continuo miglioramento e ci auguriamo che vada sempre meglio.

Paola

Il mio nome per intero è Maria Paola, sono laureata in Lettere ed ho conseguito un corso di perfezionamento in Storia del '900. Scrivere è il mio lavoro ed una delle mie più grandi passioni insieme alla Letteratura, all'Arte e, neanche a dirlo, alla Storia. Mi piace lo sport, seguo il calcio e non mi perdo una partita del mio Toro! Visitate il mio blog se vi va: pilloledistoria