Siete curiosi di scoprire qual è la vera storia di Joao, fra i protagonisti di Passaporto per la libertà?
Come già saprete se la state seguendo, la fiction è liberamente ispirata alla vita di Aracy De Carvalho, la diplomatica brasiliana che salvò centinaia di ebrei durante il periodo nazista fornendo loro un passaporto falso e la possibilità di fuga e di rifugio nel suo Paese.
Joao, il vice console con il quale Aracy stabilisce fin da subito un feeling speciale, è anch’egli realmente esistito: vediamo chi era e cosa faceva.
Il personaggio del vice console Joao in Passaporto per la libertà, ricalca la vita e la figura di Joao Guimaraes Rosa, che è stato uno dei più grandi scrittori sudamericani del ‘900, autore di opere che hanno segnato la storia della letteratura brasiliana.
Citiamo, fra le più celebri, Grande Sertao, Magma e Corpo di ballo.
Guimaraes Rosa fu una personalità di spicco, nota anche per la versatilità e per l’abilità fuori dal comune che mostrò in diversi campi.
Laureatosi in Medicina, fu medico volontario ed anche diplomatico in grado di ricoprire diversi ruoli nell’ambito della politica del suo Paese, alcuni di estrema delicatezza.
Si distinse, in particolare, nel periodo della Rivoluzione Costituzionalista.
Proprio come si racconta nella miniserie Passaporto per la libertà, ormai giunta alle battute finali, Joao e Aracy si incontrarono per la prima volta nel 1938 e si innamorarono.
Uniti dagli stessi ideali, insieme salvarono tanti ebrei, un comportamento tanto coraggioso quanto rischioso che è valso ad entrambi il riconoscimento del mondo intero.
Joao divenne il secondo marito di Aracy.
Lo scrittore, medico e diplomatico si spense il 19 Novembre del 1967, molto prima della moglie, morta nel 2011 a 102 anni compiuti.