Scopriamo di più sulla vita privata e professionale del Dottor Giuseppe De Donno, uno dei medici italiani da subito in prima linea nella lotta al Covid-19.
La sua morte, avvenuta nel pomeriggio dello scorso 27 Luglio, ha lasciato una profonda tristezza nella comunità ed anche molti dubbi dovuti alla tempistica e alle modalità della stessa.
De Donno infatti, stando a quanto riportato dai canali di informazione, si sarebbe suicidato impiccandosi nelle propria casa di Curtatone.
Il condizionale tuttavia è d’obbligo, poiché la vicenda presenta diversi punti oscuri e in merito è in corso un‘inchiesta che dovrà far luce su quanto accaduto.
L’improvvisa e prematura scomparsa del medico inoltre, ha acceso non poche polemiche, dovute principalmente al comportamento, giudicato scorretto ed inopportuno, di gran parte della comunità scientifica, che aveva screditato e in seguito isolato l’ex primario per motivi giudicati strumentali.
Vediamo di più.
Giuseppe De Donno era originario del mantovano ed aveva 54 anni.
Dopo il la Maturità Classica e la Laurea in Medicina, si era specializzato in malattie polmonari conducendo, a riguardo, numerosi studi, in particolare sulla tubercolosi.
De Donno era primario del reparto di Pneumologia presso l’Ospedale Carlo Poma di Mantova.
Giuseppe De Donno si era fatto conoscere al grande pubblico lo scorso anno, in occasione dello scoppio della pandemia da Covid-19.
Fu allora infatti, che il primario modenese divenne un volto noto del piccolo schermo, invitato in tanti salotti affinché, con la sua competenza e l’esperienza maturata in quasi tre decenni di lavoro, potesse fornire istruzioni e consigli utili alla popolazione.
Il contributo del medico alla lotta contro il Coronavirus, si concretizzò con la messa a punto, con il supporto del lavoro del collega Massimo Franchini, della terapia con il plasma iperimmune.
Con essa furono curati e salvati 58 pazienti in gravissime condizioni.
De Donno credeva molto nella “sua creatura”, che però non trovò l’appoggio della maggior parte degli altri medici.
La cura del plasma iperimmune venne infine accantonata in quanto non considerata idonea a contrastare il Covid-19.
Amareggiato dalla situazione, all’inizio di Giugno De Donno, che nel frattempo era praticamente sparito dalla tv, decise di lasciare il suo posto di primario per fare il medico di famiglia a Porto Mantovano, dove aveva cominciato ad esercitare il 5 Luglio.
La morte di De Donno ha sconvolto le persone del luogo, che lo ricordano non solo come un professionista serissimo, ma anche come un uomo onesto e sempre pronto a fare del bene.
Per quanto riguarda la vita privata di Giuseppe De Donno, sappiamo che era sposato con Laura e che aveva due figli, Edoardo e Martina.
Con loro viveva in una villetta a Curtatone, alle porte di Mantova.