Scopriamo di più sulla vita privata di Gino Strada.
E’ impossibile sintetizzare in un post su internet l’operato di un uomo che ha deciso di votare agli ultimi l’intera sua esistenza, imprimendo una svolta al mondo del volontariato e lasciando un segno indelebile nella storia dell’umanità.
Gino Strada non era soltanto un medico eccezionale, in grado di lavorare persino nei territori devastati dalla guerra, ma un vero e proprio filantropo.
La notizia della sua morte, giunta come un filmine a ciel sereno, ha lasciato attoniti ed ha profondamente rattristato il cuore di tutti, dei suo familiari, amici e collaboratori più stretti ovviamente, ma anche delle persone comuni.
Da ieri, tutti noi siamo e ci sentiamo un po’ più orfani.
Ecco qualche informazione sul fondatore di Emergency.
Luigi Strada, noto come Gino, era nato a Sesto San Giovanni il 21 Aprile del 1948 (Toro).
Fin da piccolo i suoi sogni, strettamente connessi l’uno all’altro, sono stati quelli di svolgere la professione di medico e di occuparsi di volontariato.
Dal 1978, anno del conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia, Strada è diventato uno degli attivisti più importanti e famosi del mondo.
Nel 1994, insieme alla moglie, ha fondato la nota Ong Emergency, una rete di medici e sanitari impegnati a lavorare principalmente nelle zone di guerra.
Grazie alla sua specializzazione in Chirurgia d’Urgenza, il medico ha potuto letteralmente restituire una nuova vita a tante persone mutilate in seguito ai conflitti.
Fra l’altro, Emergency ha prestato la sua insostituibile opera di soccorso in Iraq, Somalia e Afganistan.
Gino Strada si è spento nella giornata del 13 Agosto 2021 mentre si trovava in Normandia.
Da tempo soffriva di problemi cardiaci.
Inutile dire che Gino Strada era un uomo molto riservato e di certo non amava affatto parlare in pubblico della sua sfera più intima.
Riguardo alla sua vita sentimentale, è stato sposato con Teresa Sarti, cofondatrice e poi presidente di Emergency, morta nel 2009.
La coppia ha una figlia, Cecilia, pronta a prendere in mano le redini della Ong e a portare avanti il progetto dei genitori di contribuire a creare una società più giusta.
Ed ecco infine qualche curiosità: