Film e Serie TV

Fernanda è tratto da una storia vera?

A pochi giorni dal ricordo della Shoà del 27 gennaio, Rai 1 trasmetterà dalle 21:25 “Fernanda“, film con protagonista Matilde Gioli tratto da una storia vera: ci teniamo a raccontarvela.

Fernanda: chi era la protagonista del film

Fernanda” era Fernanda Wittgens (Milano, 3 aprile 1903 – Milano, 12 luglio 1957). Critica e storica dell’arte, è stata la prima direttrice della Pinacoteca di Brera. Inoltre la prima donna italiana a ricoprire un ruolo di rilievo in un museo o una galleria.

Il padre Adolfo, svizzero, professore di Lettere al Parini del capoluogo lombardo e traduttore, ha fatto amare l’arte ai sette figli, portandoli a visitare i musei, e Fernanda trasformerà questo amore in lavoro.

Laureata in Lettere, ma appunto appassionata d’arte, ha scritto libri sul tema. Inoltre ha insegnato Storia dell’arte nel suo ex liceo e al Manzoni, altro rinomato istituto milanese.

Nel 1928 ha conosciuto Ettore Modigliani, direttore della Pinacoteca, al quale sarebbe succeduta e sovrintendente alle Gallerie della Lombardia, che l’ha assunta come semplice “operaia avventizia”; ma Fernanda ha fatto presto carriera, diventando nel ’31 assisente di Modigliani e due anni più tardi ispettrice.

Nel ’35 Modigliani ha perso il lavoro perché ebreo e l’entrata in vigore delle leggi razziali ha fatto il resto. Fernanda è comunque rimasta in contatto con lui, informandolo di quanto succedeva.

Il 16 agosto del 1940 ha vinto il concorso per diventare direttrice della PInacoteca. E’ ricordata soprattutto per averne messe in salvo le opere dal nazifascismo. La stessa cosa ha fatto con il Poldi Pezzoli e con la Quadreria (anche oggi visitabile) dello Ospedale Maggiore (Policlinico/”Ca’ Granda”).

Inoltre ha aiutato a fuggire in Svizzera migliaia ebrei. Tra loro il suo relatore di tesi Paolo D’Ancona, con cui ha anche scritto alcuni libri.

Per questo suo attivismo, Fernanda è stata persino arrestata a causa della delazione di un ebreo tedesco che aveva aiutato. Detenuta prima nel carcere di Como e poi a San Vittore, è stata condannata dai fascisti a 4 anni di prigione.

Fortunatamente però, a un certo punto la famiglia è riuscita a farla scarcerare grazie ad un falso certificato che attestava avesse la tisi pochi mesi prima della fine della pena.

Le onorificenze

Fernanda Wittgens ha ricevuto alcuni importanti riconoscimenti in Italia e all’estero sia per la sua opera umanitaria che per il suo lavoro in campo artistico tra il 1930 e il 1954.

Nel 2014 è diventata Giusta tra le Nazioni a Gerusalemme e viene ricordata nel “Giardino dei Giusti” a Milano. Alla Pinacoteca di Brera c’è un bar che porta il suo nome.

Alessandra

Sono nata il 26/8/'80 a Magenta (MI) e vivo a Meda (MB). Dopo la Maturità Classica, mi sono laureata in Scienze della Formazione, corso di Laurea in Scienze dell'Educazione all'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano (2004) con una tesi dal titolo "Donne e Islam: la questione del velo". Ho pubblicato due racconti: "Dopo la Notte"("Il Filo", 2009), sulle donne musulmane, e "Soltanto una donna" ("Albatros-Il Filo", 2011), su Olympe de Gouges, autrice della "Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina" (1791).

Condividi
Pubblicato da