Nella serata di oggi, competitor dell’ultima puntata di “Lolita Lobosco” su Rai 1, sarà il film “Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” su Canale 5. E’ ispirato a una storia vera?
Questo simpatico titolo è la traduzione italiana di quello di un film francese del 2016 con protagonista Omar Sy (tra gli altri “Quasi amici” e “Il principe dimenticato”, che c’è stato durante le Feste di Natale). Interpreta Samuel, un uomo single che si gode la vita ed immaturo a cui una sua ex, Kristin, affida una bambina, Gloria, presentandogliela come sua figlia.
Dopo un po’ Samuel vola a Londra con la piccola, per riconsegnarla alla madre, dato che non si sente “tagliato” per fare il padre, ma non trovando Kristin, non può far altro che tenersi Gloria. La cresce con la collaborazione di Bernie, omosessuale che conosce in Inghilterra.
La storia porterà ad una maturazione personale di Samuel, pronto a tutto legalmente per la bambina, anche dopo che Kerstin effettuerà un test paternità, scoprendo che non è lui il padre e la vorrà indietro. Morale? I figli non sono tanto di chi “li ha fatti”, quanto di chi li ama. Purtroppo la tragedia incomberà per Samuel e Gloria, ma il finale sarà aperto alla speranza.
“Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” è un remake di un film messicano del 2013 con il titolo parzialmente uguale a quello italiano.
A chi scrive ricorda anche il film francese “Tre uomini e una culla” e il remake americano “Tre scapoli e un bebé” (che ha avuto anche un seguito), entrambi degli Anni Ottanta.
Inoltre il regista ha dichiarato di essersi ispirato a “La vita è bella” e a “La ricerca della felicità”, perché gli interessava girare un film con un adulto (padre) e un bambino.
“Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” non è un film basato su una storia vera, ma in qualche modo verosimile. Ci sembra anche che strizzi l’occhio alla tematica sulla possibilità da parte di omosessuali di crescere bambini (adozioni eccetera).
Infine ricordiamo che Omar Sy ha interpretato il padre single di una bambina nel già citato “Il principe dimenticato”.