In questi giorni Roby Facchinetti ha rivelato perché non si è collegato via Skype con “Domenica In”. Era previsto che anche lui raccontasse (come altri vip) a Mara Venier e al pubblico, come stesse procedendo la sua quarantena, dando magari un messaggio di speranza, ma all’ultimo non se l’è sentita.
Attualmente l’ex tastierista dei Pooh si trova con i familiari nella sua Bergamo, dove è nato quasi 76 anni fa e che com’è noto è la città lombarda che oggi sta soffrendo di più per il Coronavirus. Proprio questo è stato il motivo dell’ “assenza” di Facchinetti da “Domenica In” e l’ha spiegato lui stesso, scusandosi con Mara Venier e con i telespettatori.
Infatti il cantante e musicista ha spiegato su Instagram che sotto casa sua passano di continuo ambulanze a sirene spiegate, portando i malati negli ospedali che ormai non ce la fanno più a tenerli tutti. Quanto ai mezzi militari che qualche notte fa hanno trasportato i cadaveri per la cremazione in altre città, rimarranno nella memoria collettiva.
Sul social, Facchinetti ha scritto: “Credetemi, io e la mia famiglia siamo profondamente devastati dal dolore per questa tragedia infinita”, che ha colpito così tanto la loro città.
L’artista conclude dicendo: “Io e la mia famiglia possiamo solo pregare per loro (i malati e i morti, ndr) e per tutti noi”.
Successivamente, però, ha postato un altro video-messaggio con lui al pianoforte che canta una canzone d’incoraggiamento. Intanto sta cercando di aiutare e chiedendo aiuto per l’Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo in difficoltà.
L’ex dj condivide la sofferenza paterna di questi giorni, anche perché sulla sua pagina Facebook ufficiale ha spiegato di aver avuto due lutti a causa del COVID-19. Giorni fa si era detto “disperato”, dopo aver appreso della morte del padre di un suo carissimo amico; in mattinata, poi, ha annunciato quella di un altro amico, commentando: “Questo è un incubo senza fine”.
Ha anche pubblicato video per ringraziare “i nostri eroi”, tutti coloro che in questo momento “stanno rischiano la loro vita per noi” (personale sanitario, volontari, Protezione Civile, Croce Rossa ecc.); video con pensieri per Bergamo e con una proposta: non multare coloro che in questo periodo sono in giro nonostante il divieto, ma “metterli a fare lavori socialmente utili”, “negli ospedali, in trincea”, in modo che capiscano la gravità della situazione e vengano “educati”.