Aziz raggiunge i figli in barca. Emre e Can vogliono sapere chi sia Mihriban e il padre risponde che è il suo primo amore, l’unico della sua vita: il primo e l’ultimo!
Emre gli chiede se sia lei, la donna con cui ha tradito Huma, ma lui dice ai suoi ragazzi di non aver mai tradito la loro madre. Lei lo pensa, ma è una storia lunga; l’uomo spiega di non volersi rovinare l’umore in quel momento e che racconterà tutto più avanti.
Can gli chiede allora perché abbia rotto con Mihriban; lui risponde malinconicamente che, se si è innamorati di qualcuno, non si dovrebbe mai lasciarlo andare, perché accade una volta soltanto nella vita di trovare l’amore e solo se si è fortunati; se lo si perde, i giorni passano e ci si ritroverà invecchiati. La vita sarà trascorsa, ma “senza di lei”: incompleta e a metà.
Aziz si commuove ed inevitabilmente Can pensa a Sanem. Il padre abbraccia prima lui e poi Emre.
In serata, si reca con Merihban e il figlio minore a cena da Leyla e dai suoi genitori, che saranno molto sorpresi di vederlo in compagnia della donna che sta ospitando Sanem. Lei e Can non ci sono.
Va tutto bene finché Mevkibe … non vede Huma dalla finestra! Per fortuna Leyla ed Emre riescono a portar via l’ex moglie di Aziz con una scusa!
Sanem è seduta sul divano e sta cercando di scrivere. Yigit arriva inaspettatamente e le chiede come stia andando, ma lei gli dà una risposta scoraggiante. L’editore le ricorda che hanno ricevuto un’offerta da New York per due libri: sono passati due mesi e dalla casa editrice gli fanno pressioni! Dovrebbero almeno spedire loro delle sinossi!
Sanem si scusa, ma gli spiega di sentirsi completamente vuota, poi è arrivato Can … Yigit si innervosisce. Le chiede se andranno a New York e nel frattempo è arrivato il fotografo, a cui ovviamente non fa piacere di trovare lì il rivale in amore.
Yigit spiega che potranno incontrare scrittori da tutto il mondo, fare seminari con delle letture, inoltre il posto riservato agli ospiti è stupendo. L’unica cosa che verrà chiesta agli autori, dopo sei mesi, sarà pubblicare un libro su un argomento comune.
Sanem ringrazia l’amico per ciò che ha fatto per lei, ma Yigit risponde che se lo merita e che ha fatto tutto da sola. Quella di trascorrere sei mesi a New York, per uno scrittore è una grande opportunità!
Sanem lo ringrazia ancora e Can, che fino a quel momento era rimasto fuori ad ascoltare, se ne va irritato, pensando che lei accetti la proposta … Ma l’Aydin non lo farà! No vuole andare via da dove si trova!
Yigit le chiede se sia solo questa la ragione per cui non accetta di diventare una scrittrice famosa in tutto il mondo e risponde che non è ciò che vuole: vuole solo diventare una brava scrittrice e basta! L’editore è veramente contrariato.
Can torna alla barca e trova Aziz ad aspettarlo sul pontile. Il padre lo vede molto avvilito, ma il figlio non vuole dirgli cos’abbia; insiste solamente per andarsene.
Aziz cerca di dissuaderlo, ma invano. Can gli dice che sa di averlo deluso e gli promette che un giorno rimedierà, ora però lo prega di lasciarlo andare. Il padre gli risponde che, al contrario, lui non l’ha mai deluso, che lo sosterrà in ogni sua decisione e lo abbraccia.
Prima di andarsene, Can si reca da Sanem per chiederle di poter portare con sé il suo profumo. La ragazza sta malissimo e ci impiega un po’ per rendersi conto che l’amato sta partendo; poi, però, lo raggiunge.
Can è già salpato e, mentre lei sta guardando la catenina con l’anello che lui le aveva regalato, annusa il profumo della sua bandana e legge il suo romanzo. Alla fine prende il motore della barca e lo butta in mare!