Nella serata di ieri, domenica 5 settembre, Can Yaman è stato premiato alla settantottesima Mostra del Cinema di Venezia (Filming Italy Best Movie Award). Una vera e propria consacrazione per il divo turco, che ha rivolto un ringraziamento molto particolare.
Can Yaman non ha ancora fatto cinema (sicuramente è solo questione di tempo!), ma a “Venezia78” si è meritato un riconoscimento come “Personaggio Televisivo dell’Anno” per le soap che l’hanno visto protagonista. Prima fra tutte “Daydreamer – Le Ali del Sogno” (“Erkenci Kus”) con Demet Ozdemir.
E’ stato premiato “per aver rivoluzionato il concetto di divismo contemporaneo, con un’immagine seducente ma sofisticata, che gli ha permesso in pochissimi anni di scalare le graduatorie dello star system europeo e mondiale, affermandosi in tutti i comparti del nostro immaginario, dalla moda al cinema”, dice la motivazione. E’ riportata sul profilo Instagram dell’attore.
Sul social, Can si era detto “supercarico per la premiazione” e ha postato diverse sue foto e Stories sulla laguna di quella che è universalmente riconosciuta come una delle più romantiche del mondo. Non ci era mai stato e, entusiasta, l’ha paragonata (in verità ben poco romanticamente!) ad un videogioco. Però ha anche detto che Venezia è “una città magnifica” e che la sua sarebbe stata “un’esperienza indimenticabile” che avrebbe portato con sé.
Una volta salito sul palco, Can Yaman ha voluto (anzi “dovuto”, come ha tenuto a precisare) “ringraziare tutte le donne”, a cui ha dedicato il premio. Tutte le donne che sono state nella sua vita e anche quelle “che sono arrivate dopo” (così dicendo si è rivolto all’attrice Tiziana Rocca, presentatrice dell’evento).
In particolare ha fatto riferimento alla madre Guldem (che, ha confessato in un’intervista, gli tiene i premi e sicuramente anche questo); le sue nonne, le sue zie e le sue professoresse. Gli hanno dato la possibilità “di studiare nel migliore dei modi e di crescere in maniera sana, equilibrata”. Soprattutto, ha continuato Can, “hanno fatto sì che non mi mancasse niente nella vita”: “Senza di loro, io sarei stato una nullità”.
Poi è tornato a parlare di sua madre, che l’ha sempre sostenuto, ha voluto che studiasse l’inglese e l’italiano in un liceo di Istanbul. Anche quando hanno avuto difficoltà economiche, “si è sempre saputa rimboccare le maniche; ce l’ha fatta sempre, è stata fortissima”.
Can ovviamente ha anche ringraziato le fan di tutte le età, che ha fatto sognare in Italia e in tutto il mondo con le commedie romantiche che ha sempre interpretato. Donne che continuano a “prendersi cura” di lui e a non farlo “mai sentire solo”.
Lo si è visto pure a Venezia, dall’assembramento (nonostante le norme anti-COVID!) appena il divo è uscito dall’albergo. Dell’amore reciproco che lo lega alle fan, ha parlato anche in un’intervista rilasciata a Canale 5, che ha sempre trasmesso le sue soap (inoltre ricordiamo il ruolo di Can nell’ultima puntata di “Che Dio Ci Aiuti 6” su RAI 1).
Dovrebbero essere agli sgoccioli (si spera, possiamo dirlo?) i gossip su Can Yaman e Diletta Leotta. E’ evidente che tra i due è ormai finita.
Dopo la chiacchieratissima “presentazione ufficiale” della giornalista sportiva italiana ai genitori (e soprattutto alla madre) di lui in Turchia, per i due vacanze ed eventi separati e soprattutto l’attore non c’era alla mega – festa per 30° compleanno della Leotta a metà agosto. Occhi puntati anche su Venezia, dove lei era fino a qualche giorno fa: ma quando è arrivato Can, era già partita.
Ora siamo in attesa di vedere Can Yaman in “Viola come il Mare” e più avanti in “Sandokan”.
Entrambi sono prodotti dalla Lux Vide di Luca Bernabei. Anche a lui l’attore ha rivolto un ringraziamento, quando è stato premiato.